In seguito ad una rivolta, l'imperatore Federico II di Svevia aveva progressivamente deportato migliaia di saraceni dalla Sicilia nella città pugliese di Lucera. Nella storiografia nazionalista del IX secolo ed anche dai nazisti, per i quali Federico II è sempre stato un simbolo della rivendicazione del potere tedesco in Europa, è rimasta per tanto tempo la convinzione, che questi musulmani fossero stati arrestati come punizione per la loro ribellione ed imprigionati nel castello della città di Lucera. Il Prof. Lukas Clemens, storico e archeologo da Trier, analizza criticamente con la sua ricerca questa prospettiva che appare distorta e ricostruisce un’immagine molto diversa del rapporto tra l’Imperatore del Sacro Romano Impero ed i "suoi" musulmani in Italia.
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